PRESENTAZIONE LIBRO CENTENARIO

Rosa Anna Savoia ha presentato ai frati cappuccini della nostra provincia riuniti in capitolo straordinario, il libro da lei stessa curato, sul primo centenario della rifondazione della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia.

<<Questo volume documenta un lavoro iniziato nell’autunno 2007, quando con il comitato organizzatore delle celebrazioni per il centenario della rifondazione della Provincia si decise di programmare un convegno storico e una mostra itinerante sulla storia dei cappuccini di Puglia.
Tanti i collaboratori che hanno contribuito alla sua realizzazione: ben 45 persone tra relatori del convegno e archivisti – ricercatori, senza contare chi ha scattato le numerose fotografie,  di documenti e non, che lo arricchiscono e chi, mi riferisco alla terza parte, ha dedicato tanto tempo alla ricerca e alla selezione delle foto conservate nei vostri archivi.
Mettere insieme tante persone è stato forse un po’ laborioso, ma certamente entusiasmante, come sempre quando si intrecciano rapporti umani oltre che professionali, e ringrazio p. F. Neri per avermene dato la possibilità e soprattutto per la fiducia accordatami.
Il cospicuo numero di collaboratori ha però fatto sì che si andasse oltre il tempo preventivato per la pubblicazione: non tutti hanno potuto consegnare i loro contributi nel tempo richiesto e così abbiamo dovuto aspettare i ritardatari. Solo poco prima dell’estate i testi erano al completo e allora è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo per consentire che il libro fosse pronto in occasione del capitolo straordinario di settembre, come richiesto dal provinciale…beh, ce l’abbiamo fatta! Certamente un maggior tempo a disposizione avrebbe consentito di essere più precisi sotto certi aspetti, per esempio si sarebbe potuto avere un indice “ragionato” più analitico, o una bibliografia completa dei e sui cappuccini di Puglia (per la quale so che comunque si sta già lavorando) ma come si dice “il meglio è nemico del bene” e il bene era che il libro fosse qui, questa sera.

Il libro si compone di 3 parti.
Nella prima sono riportati gli atti del convegno, che, velocemente, vi elenco:

fra Vincenzo Criscuolo  traccia la storia della Provincia dei Cappuccini di Puglia dalla sua origine (1533) alla soppressione delle corporazioni religiose (7 luglio 1866);

Milena Sabato, dell’Università del Salento, nel suo contributo “Libri e frati cappuccini di Puglia in età moderna: un'indagine tra proibito e permesso”  studia, all’interno del tema del rapporto dei religiosi con i libri (il loro posseduto librario era sempre caratterizzato da un complesso di norme relative tanto all’aspetto puramente patrimoniale quanto a quello censorio e formativo)., <<la delicata questione della preparazione dei frati, la quale, inserita nel solco dell’interesse maturato nel corso del Concilio di Trento, sarebbe stata vista come una pericolosa infrazione del precetto pauperistico>>.
Il saggio è arricchito da un’appendice con l’elenco dei libri appartenuti ai cappuccini di Gallipoli e ora conservati nella biblioteca comunale di quella città.

Liliana Bruno e  Antonietta Protopapa, funzionarie dell’ASLE, nel loro contributo “Fonti archivistiche per la storia dei frati cappuccini di terra d’Otranto nell’Archivio di Stato di Lecce”,  indicano a chi volesse approfondire gli studi su questo argomento quali fondi archivistici consultare tra quelli conservati nel loro istituto.

Ornella Sapio, direttrice dell’ASTA, nel suo intervento “Chiese  e  conventi cappuccini di Taranto”,  traccia la storia della presenza dei cappuccini in quella città.

Vittorio De Marco, dell’Università del Salento, nella relazione “I cappuccini nella Puglia del XX secolo. Aspetti sociali di una presenza ecclesiale” analizza come i cappuccini di Puglia in questi cento anni si sono relazionati con la società locale tenendo presente il cammino percorso dall’Ordine dal 1908 in poi con le modalità che permisero di mettere insieme le due anime, quella barese e quella salentina, e le linee programmatiche e strategiche dei primi padri provinciali che devono dare un volto a questa rinata Provincia nell’ambito della Chiesa locale e nell’ambito dello stesso Ordine.

P. Alfredo di Napoli traccia un profilo delle “Figure eminenti di frati cappuccini degli ultimi cento anni: Alessio da Barletta (1840-1902), Innocenzo da Modugno (1839-1930), Salvatore da Valenzano (1883-1937), Rosario da Ceglie Messapica (1916-1992)”

P. Francesco Monticchio nel suo contributoLe Missioni cappuccine in Mozambico e in Albania: evangelizzazione e promozione umana” ripercorre i sessanta anni della storia della Missione in Mozambico, e gli ultimi anni della Missione in Albania, seguendo il filo di una evangelizzazione come risposta alle mutate situazioni e alla diverse esigenze storiche in cui i frati si sono trovati via via ad operare. Il contributo è arricchito da una esauriente bibliografia dei missionari cappuccini di Puglia, in cui sono elencate le loro opere (da grammatiche e vocabolari delle lingue del posto alle traduzioni di testi liturgici …, tesi di laurea, pubblicazioni, saggi) e quanto scritto su di loro.  

Sebastiano Giampà nel suo interventoIl cammino evolutivo dell’Ordine Francescano Secolare nei cento anni di vita della Provincia cappuccina di Puglia”, dopo una introduzione storica sui mutamenti socio-culturali che caratterizzarono il cosiddetto “secolo dei lumi”, sui successivi stravolgimenti geo-politici intervenuti a cavallo del XVIII e XIX secolo e sulla riscoperta del francescanesimo, delinea il percorso evolutivo durato 100 anni dal TOF all’OFS evidenziando quanto avvenuto nella Provincia cappuccina di Puglia dal 1908 in poi.

Beatrice Viganotti, funzionaria dell’ASBA, in “Fonti archivistiche per la storia dei frati cappuccini di Terra di Bari conservate presso l’Archivio di Stato di Bari”, offre una valida guida agli studiosi della materia che volessero addentrarsi nei meandri degli archivi conservati nell’istituto barese.

La seconda parte del volume è costituita dal catalogo della mostra itinerante riguardante la storia della provincia nel suo complesso, e dai cataloghi delle mostre allestite nel vari Archivi di Stato con documenti originali riguardanti singoli conventi (Molfetta, Bitonto, Bari, Bisceglie, Rutigliano, Brindisi, Francavilla, Mesagne...). Nel catalogo sono schedati, talvolta in maniera analitica, più di 200 documenti conservati quasi tutti nell’Archivio provinciale dei cappuccini e negli Archivi statali.

Se la prima e la seconda parte del libro scrivono la storia dei cappuccini di puglia attraverso fonti bibliografiche e archivistiche, la terza parte, “UNA FRATERNITA’ IN CAMMINO. Immagini di vita della Provincia di Puglia dei Frati Minori Cappuccini (1908-2009)”, curata da P. Francesco Monticchio, scrive la storia dei loro ultimi cento anni “con la luce”. Con la luce, perché si tratta quasi di un reportage fotografico (e la parola fotografia vuol proprio dire scrivere con la luce) che ci restituisce flash di storia della vita di un gruppo di frati che faticosamente ha ricostruito la propria presenza  sul territorio di Puglia. Un reportage fotografico ricostruito attraverso una faticosa opera di ricerca e  selezione operata nelle collezioni fotografiche della provincia e non solo.
L’album è organizzato in due sezioni: la prima riporta immagini di vita della Provincia dal 1908 al 2009: i capitoli e alcuni eventi particolarmente significativi; la seconda è dedicata alle Missioni cappuccine in Mozambico e Albania, alla loro storia e all’opera svolta dai missionari in quelle lontane terre.
Sono fotografie che ritraggono i frati in posa per immortalare occasioni ufficiali, o sono istantanee scattate per ricordare momenti di vita quotidiana; sono foto scattate da professionisti o da dilettanti; qualcuna più a fuoco, qualcuna meno, ma tutte sono straordinaria e insostituibile testimonianza di fatti accaduti, di cui magari si è avuta notizia da libri o documenti; testimonianza “viva”, quindi, che restituisce un volto a tanti di cui si conosceva solo il nome e che ci fa viaggiare, nel tempo e nello spazio, verso luoghi sconosciuti.

Prima di concludere, desidero ringraziare tutti i frati che mi hanno aiutato in questo lavoro (non faccio nomi per evitare di dimenticare qualcuno) ma consentitemi un ringraziamento particolare a p. Francesco Monticchio, con il quale, come certamente sapete, sono legata da una lunga e valida collaborazione, e p. F. Neri: entrambi hanno condiviso con me gli ultimi concitati, e caldi, giorni di lavoro. I dati erano veramente tanti e, come si dice, 4 occhi vedono meglio, e ancora meglio se sono 6! E forse neanche 6 sono bastati!

Vi saluto con una raccomandazione, rivolta soprattutto ai giovani frati (perché consapevole, anche per esperienza di madre, che per i giovani quasi sempre conta più il presente del passato): custodite gelosamente i vostri documenti, le vostre fotografie, digitali o cartacei che siano … fra 100 anni serviranno a chi dovrà scrivere la “vostra” storia!>>

Santa Cesarea Terme, 15 settembre 2010